UN ERRORE NELLE PROCEDURE DEL COMUNE FA SLITTARE DI 6 ANNI IL PALASPORT DI VIALE EUROPA
Torre del Greco. Sono almeno vent’anni che i cittadini torresi attendono la realizzazione del palazzetto dello sport; anni in cui è stato dato per fatto in tantissime occasioni, per poi svanire come una bolla di sapone con la delusione dei tanti sportivi e non della città del corallo, da anni illusi da una miriade di promesse mai mantenute.
Questa volta a bloccare l’opera è stata l’ennesima “leggerezza” dell’amministrazione comunale targata Borriello. Tutto parte nel 2009 quando il terreno di Viale Europa, area su cui dovrebbe sorgere la struttura, viene affidata al Consorzio Trasporti per il Sud (Cts) per il parcheggio di 120 autoarticolati.
Nel contratto sottoscritto tra comune e consorzio, vi è una clausola che prevede l’abbandono del terreno da parte degli autoarticolati con l’inizio dei lavori per la cittadella dello sport.
La concessione dell’area costa al Cts 12.000 euro, tale pagamento trasforma quella che doveva essere una semplice concessione temporanea (contratto oneroso precario) in un vero e proprio contratto di locazione. Secondo il consorzio Cts, tale accordo è a tutti gli effetti un contratto di fitto ed in quanto tale deve durare 6 anni, eventualmente rinnovabili. La tesi del Comune invece è diversa: l’area in questione fu affittata al consorzio come soluzione temporanea per evitare disagi, e non fungeva da locazione, ma rappresentava un “contratto oneroso precario”, in sostanza una concessione previo pagamento, ma pur sempre precaria.

Il comune a questo punto porta la vicenda in tribunale; ma il verdetto delgiudice Lara Vernaglia è chiaro e netto in favore del Cts: quel tipo di soluzione contrattuale è a tutti gli effetti un contratto di locazione e, in quanto tale, va rispettato per almeno 6 anni visto che c’era anche la richiesta dell’ente di Palazzo Baronale di 12mila euro a testimonianza del fitto.
Ora si attende il responso dei giudici in secondo grado di giudizio; nel frattempo, come al solito, saranno i cittadini a pagare le spese legali, uno sperpero di denaro pubblico che con un po’ di attenzione e  professionalità in più si sarebbe potuto risparmiare in favore della collettività torrese.
Giuseppe Stasio

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