Sembravano fossero scomparsi, e invece i System of a Down ritornano in concerto

Milano- Tra i pochissimi sopravvissuti dell'epoca nu-metal di fine anni ottanta, i System of a Down sono sicuramente quelli che hanno lasciato di più il segno. La loro voglia di combattere in prima linea per i diritti umani, il loro schierarsi contro qualsiasi tipo di guerra ed altre attività sociali, hanno fatto della band una delle più acclamate della storia.

In quarantamila erano presenti ieri 2 Giugno a Milano per la loro reunion. Un appuntamento imperdibile per chi si era appassionato a questi quattro pazzi, che in epoche non sospette, deflagravano sul mercato nel 1998 con il disco System of a Down, per poi piazzare il capolavoro Toxicity, che li fece conoscere a chiunque, grazie a tematiche socialmente condivisibili. Ieri  dopo quattro anni  di inattività, eccoli di nuovo su di un palco e seguendo la loro linea guida, hanno intrattenuto i presenti oltre che con la loro musica, anche con messaggi.

Il leader Serj Tankian si è soffermato sull'inutilità della guerra, suonando le canzoni: Aerials,Lonely Day,B.Y.O.B e War?.

Ma il momento più sentito è stato quando, alla base dell'evento di Fukushima e conoscendo la situazione italiana sul nucleare, il gruppo ha lanciato la canzone " Toxicity " scatenando un totale pandemonio.


Domenico Colantuono

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