Ieri , domenica 19 giugno, si è ripetuto a Pontida l'ormai annuale appuntamento tra i rappresentanti politici della Lega Nord ed i loro elettori. Numerosi i partecipanti , in grossa parte intenti a sfoggiare le loro folkloristiche tenute, a partire dalle più classiche camicie verdi fino ad arrivare a veri e propri abiti medievali con tanto di spada oppure a grosse corna da vichingo o ancora a gonne scozzesi e cornamuse che tanto richiamano il film "Braveheart" molto amato dagli elettori della Lega. 
Tra salsicce, costolette e grappa i sostenitori leghisti hanno ascoltato il discorso del loro leader Umberto Bossi, discorso che è stato deludente per quanti insoddisfatti degli ultimi insuccessi elettorali e delle vicende di cronaca di cui è stato protagonista nell'ultimo anno il Presidente del Consiglio si aspettavano se non una rottura tra il senatur e il cavaliere, almeno parole più dure che però non sono in parte mancate nei confronti di Giulio Tremonti.
Sono stati distribuiti numerosi volantini sui quali vi erano apposti degli obbiettivi che il Governo dovrà raggiungere nell'arco di 180 giorni con delle date stabilite, ma non è stato reso ben chiaro cosa accadrebbe qualora questi obbiettivi non fossero raggiunti, cosa che molto probabilmente accadrà dal momento che ad esempio appare piuttosto improbabile diminuire i contingenti militari all'estero nel giro di due settimane.  Per far leva sui sentimenti del popolo padano sul palco di Pontida si è discusso di "abolizione delle misure vessatorie di Equitalia" e soprattutto dello spostamento di alcuni ministeri al nord che ha provocato un litigio in diretta televisiva tra l'esponente leghista Matteo Salvini e il sindaco di Roma Gianni Alemanno (Pdl). Alemanno sostiene che la proposta della Lega di raccogliere delle firme per far spostare i ministeri è un modo per prendere tempo e prendersi gioco dei propri elettori dal momento che qualora ne venissero raccolte a sufficienza la proposta dovrebbe comunque essere discussa in Parlamento e non avrebbe senso quindi non fare direttamente una proposta di legge perché convinti, come ha sostenuto Calderoli che non verrà approvata.
Due i momenti di partecipazione attiva da parte della platea , il primo è stato l'apposizione di uno striscione a caratteri cubitali con su scritto "MARONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO" che secondo alcune indiscrezione avrebbe suscitato della rabbia da parte di Umberto Bossi che ha probabilmente sentito messa in discussione la propria leadership. Il secondo è stato un coro che inneggiava alla secessione, che poi è il fine ultimo del partito leghista anche se sembra sempre più un pretesto per tenere aggregata una certa tipologia di elettori , coro a cui il discusso leader del carroccio ha risposto con il grido: "Padania libera" probabilmente dimenticando il fatto che nel momento in cui è diventato Ministro del Governo ha fatto un giuramento sulla Costituzione e dinanzi al Presidente della Repubblica italiana...                                          
Giovanni De Rosa

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