Il mondo del calcio è di nuovo scosso dall’ennesimo scandalo. Ormai sembra che ogni paio di anni il pallone italico se non si regala una inchiesta e non realizza una figuraccia in tutto il mondo non è felice. Stavolta a finire nell’occhio del ciclone sono alcuni giocatori ed ex calciatori che truccavano partite della serie A, B e Lega Pro del campionato 2010-2011 che si è appena concluso, per realizzare vincite di migliaia di euro al calcio scommesse. L’inchiesta nasce da alcune intercettazioni telefoniche portate avanti dal gip di Cremona Guido Salvani coadiuvata dalle questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Dalle telefonate si evince che si era costituita una vera e propria “cricca” di persone formata da calciatori, imprenditori ed ex calciatori che era in grado di addomesticare in vario modo le partite. Il 1 giugno in base alle prove raccolte dal gip e dalle procure interessate al caso, è stato disposto l’arresto per 16 persone, tra cui l’ex attaccante di Lazio e Nazionale Giuseppe Signori, e diversi giocatori di club di serie B. Tra i 28 indagati figurano anche Cristiano Doni capitano dell’Atalanta e l’ex calciatore Stefano Bettarini. Sono a rischio anche le due promozioni in serie A del Siena e dell’Atalanta in quanto diverse loro partite sarebbero state combinate dal gruppo.

COME AGIVA IL GRUPPO:
Con contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero. In questo modo riuscivano a guadagnare grosse somme di denaro truffando anche gli operatori dei vari circuiti di scommesse.

Il gruppo di Signori avrebbe sostenuto economicamente e istigato moralmente a combinare le partite Massimo Erodiani e Marco Pirani, facendo parte di quello che nelle intercettazioni viene definito come il gruppo degli "zingari" e altri arrestati. In cambio dei soldi per le giocate, la cricca bolognese avrebbe preteso dai suoi intermediari titoli bancari e lasciato a sua volta come garanzia assegni di valore equivalente alla giocata.

L'inchiesta è partita dopo Cremonese-Paganese 2-0 del 14 novembre 2010 quando alcuni giocatori della Cremonese (Gervasoni, Zerzouri, Tacchinardi, Musetti e Zanchetta) si sono sentiti male, in stato confusionale e Gervasoni dopo ha avuto un incidente stradale inspiegabile. In seguito a questi episodi e alle analisi nelle quali si è trovata la presenza di Lormetazepam (ansiolitico mescolato nell'acqua assunto durante o prima della gara) nelle urine, il direttore generale Sandro Turotti ha denunciato i fatti alla questura di Cremona inclusi i sospetti di un Totonero. Tramite intercettazioni si è scoperto che era stato il portiere Marco Paoloni, ora al Benevento, aiutato da Massimo Erodiani e Marco Pirani ad aver messo il farmaco perché assediato dai debiti di gioco in cambio di 30.000 euro e a truccare la gara per vincere soldi alle scommesse ma che esisteva un altro gruppo di persone che si dedicava a truccare la gare di calcio attraverso la corruzione dei giocatori.

Le conseguenze di queste intercettazioni sono tutte da vedere. Per quanto riguarda gli indagati dovranno dimostrare la loro estraneità dei fatti, mentre per quanto riguarda il campo, rischiano ora di perdere la promozione appena conquistata in serie A Atalanata e Siena se viene accertato che qualche loro partita è stata combinata. Ricordiamo che già il Genoa nel 2005 vide revocato il suo ritorno in A e venne retrocesso in serie C1 per aver truccato l’ultima partita del campionato.

Staremo a vedere, c’è di certo che la credibilità del calcio italiano scende sempre più sotto lo zero. Gia le nostre squadre nelle coppe europee fanno solo figuracce da anni (basti pensare che abbiamo perso pure un posto in Champions League dalla stagione 2011-2012) poi si mettono pure questi scandali….mi sa che molti italiani inizieranno ad appassionarsi ad altri sport e a lasciare il football…

Antonello D’Amore

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