Si è conclusa ieri, domenica 24 luglio, la festa dell’Unità organizzata dal Partito Democratico di Roma.
Il presidente del PD romano ha dichiarato che la manifestazione è stata un grande successo. Visitata da circa un milione di persone è stata organizzata da 400 militanti che hanno speso le loro energie per creare un momento di confronto politico in cui ci sono stati 120 dibattiti e sono stati presentati 60 libri.

La moderazione del dibattito conclusivo è stata affidata a al vice direttore de “La Repubblica”, Massimo Giannini che ha intervistato la presidente del Partito Rosy Bindi.
Sollecitata dal giornalista l’onorevole Bindi ha in primis espresso un giudizio negativo sull’amministrazione Alemanno: “Ha ridimensionato gli eventi culturali, ma non per questo è riuscito a prestare maggiori attenzione alla vivibilità cittadina. Roma è una  capitale importante a livello mondiale e non pensare a questa città in grande la dice lunga sull’idea di futuro che ha questa destra.”

Il dibattito si è poi spostato sulle questioni nazionali e sulla recente manovra finanziaria. La Presidente Bindi ha spiegato che, dinanzi all’aggressione dei mercati e alle sollecitazioni di Giorgio Napoletano, il PD ha scelto di fare un gesto di responsabilità non allungando i tempi di approvazione della manovra, ma non per questo l’ha condivisa: “L’approvazione di una manovra così importante in pochi giorni è stato un gesto antidemocratico che non può diventare prassi. Tra l’altro la manovra non ha fermato la speculazione, ma questa è stata arrestata solo nel momento in cui l’Europa ha assunto nuove posizioni verso la Grecia.”
E proprio sull’Europa la presidente ha espresso un giudizio molto chiaro: “L’Italia è tra i paesi che maggiormente hanno creduto nel progetto europeo e deve continuare a farlo, recuperando la propria autorevolezza nell’ambito del governo europeo e ridisegnando un modello di Europa che sappia fornire le adeguate risposte allo scenario di crisi mondiale.”

La Bindi ha infine smentito categoricamente l’ipotesi paventata da fini di un governo Maroni e ha dichiarato che per il PD c’è la sola strada del voto. “Molto presto torneremo al governo e lo faremo con idee chiare. È necessaria una redistribuzione dei redditi che vada a colpire coloro che sono ricchi perché se è vero che i ricchi sono pochi è anche vero che sono tanto ricchi e va risolta l’ingiustizia sociale secondo cui un precario paga più tasse di uno speculatore finanziario. La ripresa deve necessariamente passare da un investimento sul futuro che rivaluti la scuola pubblica e i servizi sanitari e sociali. Va avviata una politica che riesca a scardinare i poteri corporativi e permetta ai giovani un più agevole accesso al mondo delle professioni. Va infine dato un taglio, pur senza cadere nella demagogia,  ai privilegi non solo dei politici ma anche dell’intera classe dirigente. Se un manager guadagna 500 volte più di un suo dipendente qualche problema c’è.”

Eleonora Colonna

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