Ieri si è tenutra a Roma "La notte della rete", una no-stop iniziata alle 17,30 ed andata avanti fino alle 21 per dire no al provvedimento dell'Agcom definito "Ammazza-internet". Alla manifestazione romana, fortemente voluta da tantissime associazioni (Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, Avaaz.org, Popolo viola, Radicali italiani, Studio Legale Sarzana & Associati, Valigia blu) hanno aderito tantissimi blogger italiani, artisti, esponenti della rete, semplici utenti del web e vari leader politici.
La manifestazione contesta la Delibera dell'Agcom che, sul modello francese, intende creare una sorta di censura del web attribuendo poteri di controllo alla stessa Autorità sui contenuti dei siti web. In pratica grazie alla delibera contesta, se l’Agcom trova un sito internet in contrasto con le norme a tutela del diritto d'autore, la violazione dovrà essere immediatamente rimossa entro 48 ore dalla contestazione. In caso contrario, dopo un sommario accertamento, i contenuti in questione verranno immediatamente bloccati e resi irraggiungibili su disposizione dell'Agcom.
Questi provvedimenti, purtroppo, sono una chiara conseguenza del grosso problema rappresentato dalla mancanza di regolamentazione della Rete che può dar luogo ad eccessi come questo, ma che al contrario nemmeno può consentire un totale arbitrio degli utenti di Internet. Sicuramente bisogna garantire la tutela dei diritti anche sul web, ma non è possibile pensare di risolvere un problema così grande con un semplice provvedimento amministrativo, che per quanto derivante da un'Autorità indipendente non fornisce quelle necessarie garanzie di trasparenza e difesa proprie di ogni democrazia degna di questo nome. Inoltre, a rendere ancora più difficile la soluzione del problema c’è anche il fatto che spesso l’Agcom dovrebbe intervenire per bloccare siti stranieri cosa non consentito all’autorità italiana…
Antonello D'Amore

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