Questa mattina la città si è svegliata in un innaturale silenzio. Le attività commerciali erano tutte chiuse e recanti ognuno sulla sua saracinesca il manifesto di adesione allo sciopero pro Maresca. Mentre alle ore 8 l’ultimo medico abbandonava il presidio ospedaliero, la città di Torre del Greco ha dimostrato il proprio dissenso verso la scellerata scelta di dismettere il nosocomio. 
Alle ore 9 via Roma e gli altri punti di concentramento erano gremiti. 
Alle 9:15 i cortei si sono messi in marcia verso Piazza Luigi Palomba. Erano presenti tutte le cariche istituzionali. Il sindaco in testa, presidente e vicepresidente del consiglio, assessori, consiglieri ma soprattutto tanti tanti cittadini uniti dalla rabbia per questa scelta che penalizzerà la salute dei torresi. 
Poco prima delle 10 i cortei si sono uniti all’incrocio tra via Circumvallazione e via Purgatorio. Ormai la direzione della massa era la rotonda dell’autostrada. Intanto il sindaco dichiarava: “Le risposte ottenute finora sono insufficienti. Se questa maggioranza non ci darà ascolto non sarà più la mia maggioranza”
Il corteo con alla testa lo stendardo di Torre del Greco ha maerciato verso la meta preceduto da uno sparuto gruppo delle forze dell’ordine. 
Giunti alla rotonda la manifestazione ha preso una piega “imprevista” e così un gruppo di manifestanti ha forzato i caselli ed è andato ad occupare la corsia autostradale. Il Sindaco ha dapprima preso le distanze, poi ha giustificato la cittadinanza: “le persone sono disperate. Alla scelta folle di chiudere un ospedale così importante stanno rispondendo con un gesto folle.” 
Qualcuno ha levato le sue obiezioni su questo metodo di protesta poi il sindaco stesso è entrato in autostrada. Gli automobilisti bloccati in parte plaudevano all’iniziativa sostenendo che la causa merita tutta l’attenzione e la visibilità torrese, qualcuno invece si è lanciato in scatti d’ira.
Alle ore 12 il sindaco ha provato ad allontanarsi dall’autostrada sperando che l’avere ottenuto un appuntamento di massima in regione per oggi o domani potesse sedare i protestanti. La folla ha iniziato a spaccarsi in quelli che volevano liberare l’autostrada temendo per la salute delle persone bloccate in macchina sotto il sole e quelle determinate a non mollare.
Così per circa due ore l’autostrada è rimasta bloccata da persone che hanno sfidato il bruciante caldo di luglio aiutate da scorte d’acqua che arrivavano a spot. Alle 13:30 circa la manifestazione si è sciolta perché sembra che oggi sia previsto un incontro con la regione.

Eleonora Colonna

1 commenti:

  1. davvero un bell'articolo, particolareggiato ma senza pesare sul lettore,beh... che le istituzioni si ravvedano...
    by Bruna

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