Ad appena cinque mesi dalle elezioni comunali di Torre del Greco del 6 e 7 Maggio scorsi, la domanda più frequente che negli ultimi giorni rimbalza nei corridoi della politica locale e nei bar della quarta città della Campania è quella che negli anni ’50 faceva il noto conduttore televisivo Mike Buongiorno ai suoi concorrenti in un famoso quiz della RAI andato in onda tra il 1955 ed il 1959.


Tempi diversi, italiani diversi. È stata la TV italiana che nasceva in un Paese che nasceva con un gran carico di sogni, di speranze, di buone intenzioni. Quello era un Paese, l’Italia, che iniziava uno dei migliori periodi della sua storia, quello del famoso “boom economico”: il miracolo italiano. Proprio quello che servirebbe adesso al nostro sindaco per la città del corallo.

L’emergenza rifiuti è ormai alle spalle, l’amministrazione comunale, sindaco ed assessore all'ambiente su tutti, in questi giorni hanno lavorato (e continuano tutt'ora) incessantemente per ripristinare la normalità dopo il passaggio di recente dalla ditta privata “Fratelli Balsamo” alla pubblica “Leoucopetra”. Certo, al cittadino tutto ciò non interessa, il cittadino vuole la città pulita, e subito, qualunque sia la ditta incaricata. Al cittadino non interessa che finalmente la città si sta dotando di un sistema integrato di gestione rifiuti efficiente che comprende isole ecologiche a norma, senza cattivi odori e senza la montagna di rifiuti che anche ai tempi dell’ex sindaco Borriello capitava di vedere per strada, e che quindi per entrare in vigore ha bisogno di altro tempo. La Leocupetra gestisce il ciclo dei rifiuti anche a Portici e, a detta di tutti, dei nostri concittadini compresi, è di certo la città più virtuosa della provincia di Napoli; ma allora perché a Torre del Greco non dovrebbe fare altrettanto bene?
Certo che è troppo semplice giustificare i circa trentamila cittadini in più rispetto a Portici, o una superficie quadrata (30,66 kmq) ben superiore che crea non pochi problemi logistico - organizzativi, o ancora i tanti interessi che circolano e che “portano” tanti a remare controcorrente affinché a torre si stia peggio.
Non interessa nemmeno che il sindaco è stato eletto pochi mesi fa e che di mezzo c’è stata l’estate, periodo dell’anno che tutti noi attendiamo per riposarci dopo un anno intenso, che come arriva per noi arriva anche per gli altri.

E così questa situazione, insieme ad altre, sembrerebbe abbia portato il sindaco ad assumere le sembianze del famoso omino pensieroso per l'indecisione di lasciare o raddoppiare, mascotte di “Lascia o raddoppia?” di Mike Buongiorno.
Ammesso che il sindaco abbia realmente avuto per un secondo una tale incertezza, la risposta in queste ore è stata evidente: “raddoppio!”. 
E così oltre a “raddoppiare” l’impegno per la città, già tuttora a tempo pieno, ieri Gennaro Malinconico, all'incontro sulla depurazione delle acque organizzato dal Partito Democratico e tenutosi in zona litoranea, l’avvocato penalista è apparso raggiante e pronto a combattere su tutti i fronti, per ridare credibilità ad una città che da decenni merita un rilancio culturale oltre che di facciata, e in questo il sindaco galantuomo sono certo che non ci deluderà, basta solo dargli il giusto tempo prima di fare un bilancio.


Giuseppe Stasio 

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