Napoli. Si terrà domani, venerdì 3 gennaio alle ore 10:00 a Porta Nolana una manifestazione in difesa del Trasporto Pubblico e in particolare della Circumvesuviana.
Pendolari, lavoratori del Tpl, comitati e associazioni, scendono in piazza per ristabilire il diritto alla mobilità:«Chiediamo che si torni agli standard garantiti fino ad aprile 2011» lo slogan della manifestazione.
Di seguito il comunicato a firma del Comitato No al Taglio dei Treni della Circumvesuviana.

Su quasi tutta la rete del trasporto pubblico locale campano si può viaggiare entro e non oltre le ore 19: un limite intollerabile alla mobilità, alla conoscenza, al sapere e al lavoro.
I tagli effettuati da Regione e Governo ricadono sui pendolari, vittime innocenti dello sfascio di un sistema ormai al collasso. Ritardi e soppressioni sono all’ordine del giorno, dalla Circumvesuviana alla Cumana, fino alla metropolitana regionale e alla Circumflegrea, senza dimenticare la vicenda EAVBUS, una pagina nera del TPL regonale!
Dopo tre anni di promesse, annunci, prese in giro, siamo scoraggiati e stanchi di aspettare. Ma non ci arrendiamo: i viaggiatori e i dipendenti del Tpl campano, insieme a movimenti e associazioni, si incontreranno il 3 gennaio 2014, ore 10, alla stazione di Porta Nolana della Circumvesuviana, per poi recarsi al Centro Direzionale, presso la sede dell’Assessorato ai Trasporti della Regione Campania.
Chiediamo risposte concrete; chiediamo che si torni agli standard di qualità e quantità garantiti fino ad aprile 2011; chiediamo, in definitiva, un trasporto pubblico che non leda la dignità dei cittadini.
In un momento storico in cui la domanda di mezzi pubblici è in continuo aumento, la Regione deve rafforzare la sua offerta, dare risposte capaci di soddisfare i bisogni delle comunità.
Ad oggi, dopo tre anni di annunci, non conosciamo ancora la qualità, la quantità, le tratte, i chilometri, il numero di corse e le fasce orarie che Palazzo Santa Lucia intende garantire a noi cittadini e ai tanti turisti che arrivano nella nostra Regione.
I tagli effettuati al Fondo Nazionale dei Trasporti, da soli, non giustificano lo sfascio dei servizi e delle aziende del Tpl.
Per questo, venerdì 3 gennaio, scenderemo in piazza perché la nostra voce venga finalmente ascoltata.

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