Sono state ore di panico quelle vissute dai risparmiatori di Torre del Greco accorsi alla sede della Deiulemar per ottenere chiarimenti in merito alla situazione finanziaria della storica società armatoriale torrese.

Un tam tam di voci che vogliono l’azienda  in “cattive acque” ha affollato negli ultimi giorni le strade torresi scatenando il terrore di quanti hanno affidato i loro risparmi alla storica società armatoriale e temono di vedere andare a fondo i propri capitali. Così ieri una ressa di persone è accorsa alla sede in attesa di risposte che sono arrivate nella giornata di oggi.
A placare l’ansia dei risparmiatori torresi è intervenuto “il Capitano” in persona, Michele Iuliano, che proprio nella giornata di oggi ha compiuto 88 anni. All’arrivo dell’armatore le scale del palazzo della sede della Deiulemar sono diventate un improvvisato palco da cui “il Capitano”, aiutato dai suoi collaboratori e dai membri delle altre due storiche famiglie fondatrici della società, ha spiegato  la situazione.

“La nostra società è solida e possiede proprietà di grande valore: abbiamo un palazzo in Via dei Mille a Napoli, gli alberghi di nuova costruzione, altri  importanti immobili e naturalmente le nostre navi. Anche i nostri patrimoni personali saranno a disposizione per soddisfare tutte le esigenze.”

Sul motivo di questo allarmismo scatenatosi in città dichiara: “Dalle riunioni tenutesi con i nostri amministratori è probabilmente fuoriuscita qualche notizia che è stata travisata o male interpretata. Qualcuno ci ha addirittura chiesto se siamo soci della Costa. Noi siamo solo ed esclusivamente Deiulemar Compagnia di Navigazione capogruppo della Deiulemar Holding proprietaria di navi da carico e immobili. Abbiamo 18 navi da carico e, in  base alle esigenze, delle navi a noleggio in numero variabile da 30 fino a 100 nei periodi più floridi. In momenti di crisi questo numero diminuisce, ma anche se in passato ciò è già accaduto nessuno se n’è accorto proprio perché abbiamo sempre  pagato regolarmente.”

Sull’attuale situazione precisa: “In questo momento in cui anche l’Italia è stata declassata Deiulemar non è immune alla crisi, ma smentiamo le voci secondo cui avremmo effettuato delle  vendite all’estero. Continuiamo a registrare tutto in Italia e siamo una società con 45 milioni di capitale intermente versato. Tutto questo appare limpidamente dai nostri bilanci che sono atti pubblici e invito a verificare quanto detto.”

Per quanto riguarda la nascita della società LEDI SHIPPING S.r.l. spiega “Siamo sempre noi: Le sta per Lembo, D per Della Gatta e I per Iuliano. La società nasce per questioni fiscali e contabili. Chi si intende di armatoria sa che nella storia di altri paesi ad ogni nave corrisponde una società. In Italia non è così ma noi, in via sperimentale, abbiamo creato piccole società tutte riferite alla nostra capogruppo Deiulemar Compagnia di Navigazione controllata da Deiulemar Holding.”

Non manca infine una presa di distanza dalla nota vicenda dei Di Maio: “Non siamo un’azienduccia come quella che ha chiuso l’anno scorso e abbiamo un fatturato da un miliardo di euro tutto interamente registrato in Italia.”


Eleonora Colonna

53 commenti:

  1. sono tutte voci e chiacchere. la deiulemar e sana e sanno gestire bene le cose.
    in bocca al lupo.

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  2. effettivamente non si capisce molto dalle " note rassicranti" del Capitano...certo è che se la società non avesse problemi, mi chiedo perchè la necessità di dare delle giustificazioni, più o meno plausibili? In ogni casosperiamo bene soprattutto per i piccoli risparmiatori,,,anche se si sa che questi investimenti sono ad alto rischio. Un'ultima cosa, una vera caduta di stile del Capitano che per dare credibilità alla propria solida Società sente il bisogno di conforntarsi, denigrandone altre definendole " azienducce"!!

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  3. Non sarebbe il caso che i risparmiatori che hanno investito i loro risparmi con la "Deiulemar" costituissero un comitato al fine di poter interloquire collettivamente con chi detiene i loro risparmi e soprattutto poter controllare più da vicino dove sono finiti i loro soldi??

    Inoltre, bisognerebbe riflettere su alcuni punti:
    1) Dove è allocato esattamente il risparmio dei cittadini torresi, navi, immobili,oppure sta semplicemente sostenendo l'attività secondo il più classico schema "Ponzi" o catena di Sant Antonio se vi aggrada di più???
    2) Quali sono le effettive capacità del gruppo armatroriale sul fronte della sostenibilità finanziaria della loro attività, visto che oggi i livelli dei noli non riescono a coprire le spese di esercizio delle navi;
    3) qual è il debito complessivo del gruppo come è composto e sopratutto qual è il valore che presumibilmente si può realizzare vendenedo gli assets(le attività) vale a dire navi, immobili, quote societarie, etc., etc. .
    4)In questo periodo di crisi chi potrebbe acquistare tali attività che per loro natura hanno un alto valore unitario e sono di difficile smobilizzo;
    5) la liquidità del gruppo è in grado di sostenere attialmente il proprio "core business" vale a dire far funzionare le navi in maniera remunerativa???
    6) Il settore immobiliare dove da tempo il gruppo è attivo è realmente nella galassia societria del gruppo armatoriale, oppure è già furiuscito attraverso intestazioni a varie società srl società a responsabilità limitata con capitale di 10.000 euro, riconducibili a persone di "fiducia".

    Aprite gli occhi prima che sia troppo tardi.

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  4. chi p chist i mar va. chist pisc. pigl

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  5. Concordo pienamente, non sarebbe la prima volta che ignari risparmiatori si troverebbero con un pugno di mosche, vedi il crak "Parmalat".Non credo che bisognerebbe fidarsi di semplici parole, la solidità di grosse imprese vanno valutate con attente analisi dei bilanci con il monitoraggio continuo da parte dei risparmiatori dell'andamento finanziario e patrimoniale della società.Non sarebbe sbagliato inserire nei consigli di amministrazione dei professionisti per tutelare i risparmiatori e non bastano i collegi sindacali che vigilano sull'operato degli organi amministrativi,che spesso non vigilano come dovrebbero per tutelare la proprietà e non i creditori e i risparmiatori.
    Con la crisi in atto diventa difficile anche lo smobilizzo dei beni,e sicuramente sarebbero preda di speculatori che a valori sicuramente inferiori riuscirebbero ad acquistarli.Avendo la sicietà un realizzo ben inferiore al vaolre reale dei beni e di conseguenza una liquidità finanziaria inferiore al fabisogno si troverebbe a non poter soddisfare tutti i propri debiti sicuramente a scapito dei meno tutelati.
    Oggi investire i propri risparmi è un rischio in tutti i settori finanziari,se nemmeno i titoli di Stato sono trà i favoriti figuriamoci altri settori.Il mio modesto consiglio?
    Al momento non investire attendiamo periodi migliori se mai ritorneranno o se mai ci sono stati.

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  6. Mah... intanto gli interessi vengono erogati senza problemi, a chi vuole ritirare gli investimenti non vengono fatte storie... E' tutto normale come sempre nella società, ma c'è questa voce che oramai si è diffusa a macchia d'olio in pochi giorni...
    Evidentemente a qualcuno risulta scomoda...

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  7. Certo in un periodo di piena crisi economica a livello mondiale, in cui l'Italia viene declassata a BBB+, mi sembra ovvio che la Deiulemar non sia immune alla crisi.... ma da qui a parlare di bancarotta o crack ce ne passa....

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  8. Per il signor liguoro:
    i capitani?
    forse le manca qualche notizia, alcuni sono morti da parecchio tempo.
    Beh... adesso ci sono gli eredi e se quelli sono capitani con la C maiuscola, allora mi sento proprio di suggerire, a tutti i rispaarmiatori, di correre ai ripari. Grazie

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    1. Il sig. Liguoro ha espresso una sua opinione firmandosi,lei sig.anonimo non solo non ha il coraggio di firmarsi ma pensa anche che il suo parere,modesto, scriteriato e insensato sia oro colato peccando di saccenza,sarei curioso di sapere che mestiere fai o hai fatto così si potrebbe giudicare se il tuo pensiero ha un qualche fondamento discrezionale.L prossima pubblicazione abbi il coraggio di firmarti e di affermare che latua è solo opinione e non oro colato.Firmato Liguoro Domenico.

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    2. non sono interessato alla polemica... ma la chiarezza e la trasparenza sono proprie di chi non ha nulla da nascondere.

      Non mi firmo perché la mia posizione sociale e politica non me lo consente, non certo perché mi nascondo.

      La chiarezza potrebbe giovare anche allo stesso gruppo societario riconducibile alla Deiulemar, invece i dubbi dei risparmiatori e le incertezze potrebbero provocare un effetto domino dannoso per tutti.

      Il mio voleva essere e resta un modesto contributo in favore di tutti. Mi dispiace che qualcuno si sia infastidito.

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  9. le persone che hanno commentato prima di me sembra che non siano di torre del greco ! sono un cittadino torrese e vi scrivo per esprimere la mia piena solidarietà a questa società che ha notevolmente arricchito per anni ed anni l'intera città ! continuo ad investire nella dejulemar perchè oltre a farmi comodo a livello economico mi rende partecipe di un "movimento cittadino " che accresce economimanete il posto dove vivo !
    IO I MIEI SOLDI NON LI VADO A RITIRARE PERCHE' LA DEJULEMAR E' UNA SOCIETA' SERIA E SANA !

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  10. sono solo chiacchiere ! I NOSTRI SOLDI SONO AL SICURO !!!!

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  11. Invito tutti i risparmiatori a mantenere la calma, il panico è il peggior nemico.

    Qualunque persona abbia dei dubbi si rechi agli uffici preposti e faccia tutte ledomande del caso decidenzo con la propria testa!!!

    La cosa grave è il chiaccheiriccio, le notizie ed i fatti da persona a persona vengono modificati secondo proprio gusto.

    Al momento un consiglio spassionato da persona coinvolta è di non ricorrere a scelte avventate, stiate calmi e attendete le prossime settimane.

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  12. In ogni modo è sempre un investimento finanziario. Pertanto sarebbe stupido se uno che ha 100 investe tutto nello stesso posto, soprattutto se è frutto di sacrifici e sudato lavoro. In questo genere di investimento non darei più del 25 % del risparmio. Oltre andrei a prendermelo per diversificare. In ogni modo lo shipping come gli altri settori sono in crisi di liquidità. La deiulemar seppure è una società sana non è immune da questa crisi sistemica. A questo punto ognuno deve fare le opportune valutazioni circa il rischio e sulle nuove normative circa i flussi finanziari..............

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  13. Secondo me se a qualunque filiale di qualsiasi banca si presentassero centinaia di persone contamporaneamente a prelevare tutti i propri soldi dai conticorrente si avrebbero problemi di liquidità. Spero per Torre e per i torresi che la Deiulemar sia davvero solida e possa prosperare a lungo.

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    1. mi associo con quanti mantengono la calma e la fiducia per questa Società, rigraziando il Capitano Michele per le sue spiegazioni chiare. E poi la scissione nella Società LEDI era già stata prennuncita sul nuovo sito della DeJulemar il 29 dicembre 2011, ma a quanto pare molti torresi preferiscono altri mezzi di comunicazione!

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    2. Mantenete la calma la Deiulemar è una azienda sana e ne darà ampia dimostrazione.

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  14. passate voce a tutti quelli che conoscete e che straparlano di questa cosa ! STATE TRANQUILLI ! E SOPRATUTTO NON ANDIAMO TUTTI A CHIEDERE IL DENARO ! NEANCHE LA BANCA DI ITALIA HA TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO NOI TORRESI NELLE MANI DELLA DEJULEMAR !
    SE ANDIAMO A PRELEVARE TUTTI QUANTI I SOLDI.... RISCHIAMO DI METTERCI VERAMENTE NEI GUAI CON LE NOSTRE STESSE MANI !

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  15. Concordo, non dobbiamo ritirare le quote, sono persone serissime, la loro serietà l'abbiamo potuta testare in tanti anni, persone comuni, grandi lavoratori, che hanno dato e danno lavoro a tanti torresi. La nottata passerà e chi ritirerà la quota sono convinto che se ne pentirà. Stiamo tutti calmi e lasciamoli lavorare in santa pace.

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  16. Chiedete informazioni a qualche direttore di banca, forse lui sa dirvi qualcosa in merito a queste voci.

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    1. Infatti io sono convinto che la voce in giro falsissima sia stata diffusa da una banca, e mi riferisco alla nostra banca torrese. In fondo la Deiulemar aveva aperto una sottoscrizione molto importante e la gente aveva risposto prontamente, cosa che la banca invidiosa secondo me mal ha sopportato, e da qui la voce falsa. Comunque chiunque sia stato a diffondere questa voce deve vergognarsi. Alle banche non perdono nulla. Sono il cancro del nostro sistema economico.

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  17. Ma se in una settimana tutti i clienti di una Banca solida andassero a chiudere il conto, cosa succederebbe alla Banca? Ovviamente fallisce... Molti hanno interesse a diffondere voci di allarme.... Meditate...

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  18. sono d'accordo sul mantenere la calma!Ma mi chiedo chi e perchè ha messo in giro queste voci?Inoltre è vero che domani 19 si terrà un incontro coi responsabili della società di navigazione al Sakura?CHi lo sa è pregato di farlo sapere a tutti,grazie.

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  19. domani mattina alle 10.00 presso l'hotel Sakura c'è la dirigenza della DEIULEMAR per poter fare tutte le domande ed osservazioni del caso. Al momento ciò che è importante diffidate del chiacchiericcio di terzi verificate sempre e solo in prima persona. Un forte segnale per e contro "gli speculatori" è la presenza forte e costante dei diretti ineteressati in prima persona.

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  20. domani alle ore 10.00 presso l'hotel sakura

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    1. Non potendo andare all'appuntamento, c'è qualcuno che gentilmente mi riassume cosa è stato detto?
      Grazie!

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    2. leggi tutto qui http://voce-democratica.blogspot.com/2012/01/i-soci-di-deiulemar-rassicurano-gli.html

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  21. La Calma è la SOLA medicina che può servire a contrastare il Panico, che come sappiamo è contagioso.
    Tutte le discussioni macroeconomiche son giuste... però dobbiamo stare calmi, fare gruppo, tenere lontano i cattivi pensieri e stare al fianco della nostra amata DEIULEMAR con comportamenti saggi.
    La calca a Traversa Vittorio Veneto, la decisione folle di riscattare il capitale, la paura che trasmettiamo agli altri, non fa altro che aggravare la situazione.
    Noi siamo da anni gli Obbligazionisti della Deiulemar e come tali dobbiamo continuare a comportarci.

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  22. Cari amici molti direttori di banca della nostra città sono interessati ai soldi che i cittadini torresi invece di depositare nei conti presso le loro filiali depositano invece nelle casse della DEJULEMAR, con un profitto che le banche non potrebbero neanche sognarsi di dare. MEDITATE MEDITATE con chi abbiamo a che fare.
    La mia certezza è che quando ho dovuto far fronte ad una spesa improvvisa nel giro di dieci giorni, un titolo di una certa importanza, non in scadenza, mi è stato rimborsato senza batter ciglio. Quindi invito tutti i gufi che nei giorni passati hanno fatto questo casino a rinchiudersi dietro i loro sportelli bancari e giocare al solitario invece di rompere le balls alla gente.

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    1. Concordo pienamente, sono certo che la voce proviene da ambienti bancari. Le banche torresi sono in netta difficoltà, Deiulemar non chiede aiuto a loro, ma per finanziare PROGETTI seri, chiede ai cittadini, dando loro una ricompensa seria, che le banche strozzine non vogliono e non possono accordare.

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  23. Ma questi investimenti sono legali???

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    1. Sono legalissimi, state tranquilli tutti, i Vs soldi sono al sicuro.

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  24. ...condivido a non chiedere la restituzione prima della scadenza,potrebbe essere un'arma a doppio taglio che potrebbe rilevarsi fatale...stiamo calmi...in tutti noi c'è tensione e paura per i ns risparmi...non ci resta che aspettare gli eventi che possano smentire questa brutta notizia che purtroppo imperversa a Torre del Greco.

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  25. Torre del Greco, 29 dicembre 2011

    DEIULEMAR COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE SPA a socio unico: cessione società interamente partecipata conferitaria di ramo d’azienda


    DEIULEMAR Compagnia di Navigazione S.p.A. a socio unico comunica che, in esecuzione della delibera di assemblea del 16 novembre 2011, è stata perfezionata la cessione del ramo d’azienda relativo alle navi di proprietà, ai relativi contratti di nolo, al personale di bordo e quello amministrativo dedicato, all’avviamento, agli altri rapporti, ivi compresi i debiti relativi ai finanziamenti navali, ed alle altre componenti attive e passive del ramo d’azienda stesso, mediante cessione della società interamente partecipata “LEDI SHIPPING S.r.l.”, conferitaria del predetto ramo d’azienda, al prezzo di Euro 27.338.569,19, determinato sulla base della perizia effettuata sul ramo d’azienda stesso, applicando il metodo analitico patrimoniale con rettifica reddituale.


    L’Amministratore Unico

    Com. Michele Iuliano

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  26. questo articolo o nota e pubblicata sul sito della Società, quindi penso che di navi,adesso come adesso, la Società non ne abbia o sbaglio???
    Però, in cambio:
    1) ha una partecipazione nella Ledi Shipping srl con quale cap. sociale e sicuramente con sede in qualche paradiso fiscale ancora esistente....
    2) ha postato in bilancio 30.000.000,00 di € per sanare la Deiulemar ovviamente soldi che viaggiano sulle carte che devono essere sempre belle linde e pinte per chi le legge.

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  27. possiamo fare in modo di far ripartire la societa solo se tutti noi risparmiatori siamo pronti a dare fiato ad essa chiedendo di essere soddisfatti tra qualche anno e non adesso in attesa che la crisi dei mercati internazionali passi e poi diciamocela tutta sappiamo bene che abbiamo fatto un investimento e allora assumiamoci la piena responsabilita delle nostre scelte gli imprenditori sono soggetti anche a fallimento per cui .....uniamoci tutti insieme e facciamo la forza di questi grandi lavoratori, per tanti anni hanno dato a noi interessi che ci hanno permesso di comprare appartamenti, fare viaggi, sposare figli etc etc ed ora diamo noi a loro dimostrazione di solidarieta e cosi ce la faremo a sapravvivere tutti insieme e per sempre senza criticare e giudicare

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    1. E' giusto e sono pienamente convinto di condividere il tuo pensiero per le cose reali che hai mensionato.

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  28. Faccio una proposta a tutti, visto come si dice in giro che la voce proviene dalle banche, allora ritiriamo tutti i soldi dalle banche e depositiamoli in DEJULEMAR, il loro capitale sociale è molto più alto delle nostre bache, quindi presumo più sicuro. Con questa mossa uscirà sicuramente l'idiota che, o gli idioti che hanno chiacchierato. Questi idioti non si rendono conto del danno che hanno provocato e devono pagare. Le notizie vanno diffuse quando sono vere e non quando devono rimpinguare i conti correnti della filiale dove lavorano.

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  29. Facciamo una proposta a tutti che la deiulemar compagnia di navigazione s.p.a. riacquisisca le navi riacquisisca gli immobili e quant'altro di proprietà dalla Società dai nomi fantasiosi e dai Trust e noi in cambio siamo pronti anche ad attendere 10 anni per riavere i nostri risparmi però avremmo la sicurezza di una società seria come lo era prima dei megaconsulenti che inventano "secondo le loro conoscenze di finanza" le scatole cinesi viste e riviste in giro per il mondo. Nessun cittadino Torrese spera che possa succedere qualcosa alla Ns. Deiulemar ma ragazzi spingiamo per far ritornare a Torre le attività ed i beni della Famiglia e non come oggi un semplice contenitore vuoto. Non fatevi illudere da chi vi tranquillizza. Gli imprenditori investono, anche in tempo di crisi, di affari in giro per la deiulemar c'e' ne sono e loro che sono squali dei mari perchè non investono??? anzi fanno di più difendono i patrimoni dagli attacchi del mercato come mai in passato perche??? perche tutto questo??? forse le banche, cosi come dite nei post ma poco ci credo visto quanto guadagnano le banche dalla deiulemar. Attendo risposte sensate, no colpevoli, ma quali sono re reali condizioni e poi siamo disposti tutti ad aiutare senza se e senza ma.

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  30. 23 gennaio: oggi pomeriggio gli uffici erano chiusi

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  31. Con il comunicato di ieri, la storia dei certificati, ti ricevono con appuntamento solo per censire i certificati, non rimborsano assolutamente gli interessi ed il capitale… Molto pessimista… la storia è finita.

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  32. meglio la posta poco ma sicuro!!!!!!!!!!!!!

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  33. Buonsera qualcuno è aconoscenza del gruppo creato da alcuni risparmiatori dove sono condivise le notizie sulle varie procedure legali. se qualcuno lo conosce puo mandarmi il link.

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  34. anch'io sono del parere che dobbiamo stare calmi abbiamo sempre saputo che c'era il rischio ma abbiamo dato fiducia perchè ci faceva comodo quindi nn dobbiamo annegarli con le nostre stesse mani perchè se cadono loro cadiamo tutti il 99%di torre e nn solo!!!!

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  35. Sono d'accordo nel mantenere la calma, e personalmente sono calmo, ma le parole purtroppo non bastano. Ci vogliono anche i fatti e i soci di Deiulemar lo sanno.
    Al più presto, quindi, mi aspetto che siano pubblicati i dati reali sul bilancio della Società, e primo fra tutti l'ammontare dei crediti attualmente in possesso degli obligazionisti.
    Ciao a tutti!
    Maurizio

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    1. Caro amico sono piu' che d'accordo con te uniamoci e portiamo avanti il nostro pensiero. Giuseppe

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  36. Cari amici della Deiulemar,manteniamo la calma e sono piu' che certo che tutta questa vicenda si risolvera'
    nel modo piu' consono che tutti noi ci auguriamo.Restiamo uniti e proponiamo al nostro armatore una linea atta a mantenere i nostri risparmi nelle sue casse e prelevare solo gli interessi alle scadenze.Sicuramente questa e' l'unica strada da intraprendere se vogliamo bene ai nostri figli e a noi stessi. Pensateci bene e facciamo fatti e non chiacchere inutili.

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  37. Sarebbe bello costituire un'assemblea partecipata per dare anche noi un segno concreto di quello che pensiamo, certo però che se siamo veramente 13 mila famiglie la vedo dura!

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  38. Non ce la possiamo fare, vanno rinegoziati i contratti di affitto delle navi. Deiulemar mette in agitazione lo shipping internazionale: la società di Torre del Greco, oltre 60 navi gestite, tredici di proprietà, si sta guadagnando in questi giorni le prime pagine dei giornali dello shipping specializzato dopo aver convocato una riunione degli armatori da cui ha in prestito alcune navi chiedendo di rinegoziare i contratti. A un passo dal panico gli operatori si chiedono se sarà l’armatore campano la prossima vittima di un settore – quello del dry bulk, cioè il trasporto di merce alla rinfusa come minerali, carbone, granaglie – che più di altro ha sentito la crisi perché più di altri ha scommesso al rialzo negli anni passati. Bruciandosi le dita.

    Il meccanismo è semplice: nel 2007-2008, quando qualcuno si poteva illudere che il crac Lehman non travolgesse anche l’economia reale, i prezzi a cui le navi venivano affittate continuavano a crescere da oramai 4-5 anni, sull’onda della convinzione che la crescita mondiale avrebbe spinto in avanti la domanda di trasporto. Al picco del ciclo positivo, nel 2008, alcuni armatori hanno stipulato contratti di noleggio di lungo periodo a valori molto alti, scommettendo sul fatto che sarebbero cresciuti ancora. Non è stato così. La nave che garantiva 43.300 dollari al giorno nel 2008, nel 2011 ne garantiva 11.300, per effetto del mercato depresso che ha contratto i prezzi del trasporto.

    Deiulemar, e con lei altri armatori, si sono trovati con contratti stipulati a prezzi stellari che non garantivano più adeguati ritorni per il crollo dei noli. Il gruppo di Torre del Greco ha un giro d’affari di circa 70 milioni di euro l’anno e ha chiuso i bilanci 2009-2010 in lieve utile. Secondo il quotidiano dello shipping Lloyd’s List, considerando i contratti in essere e i prezzi di mercato Deiulemar deve sopportare, spalmata su diversi anni, una perdita teorica di 100 milioni di dollari, a meno che ovviamente non si risollevi il mercato. Cosa che non sta succedendo. Di qui le richieste agli armatori: i primi a venire allo scoperto perché società quotata è stata Paragon Shippig, tenuta a notificare ai mercati che Deiulemar aveva chiesto il rinegoziamento dei contratti in essere. Altri armatori sono seguiti. Secondo fonti di mercato, sarebbero 17 i contratti che l’armatore campano vorrebbe rivedere. Con due ipotesi sul tavolo: la prima è la sospensione per tre mesi dei pagamenti, dietro l’assicurazione che non verranno intrapresi azioni legali contro la compagnia per bloccare le navi o citare in giudizio l’armatore.

    La seconda ipotesi punterebbe invece a convertire i contratti in essere a prezzi più vicini a quelli di mercato. Una terza opzione, poi, sarebbe chiudere i contratti anzitempo. Un operatore, a questo proposito, ha però commentato che gli sarebbero state offerte “peanuts”, noccioline. Nel frattempo desta preoccupazione in più di un operatore il fatto che la Deiulemar abbia le navi in proprietà in una società, Deiulemar Shipping, diversa da quella cui fanno capo i contratto di noleggio. Lo spettro è ovviamente quello della bad company. Ma se gli armatori che hanno contratti con Deiulemar sono preccupati, chi è invece già nel panico è la popolazione di Torre del Greco che ha prestato e presta i soldi agli armatori per sostenere gli investimenti: praticamente delle obbligazioni che ora i cittadini, temendo il crac, vogliono convertire immediatamente in denaro sonante.
    Fonte Economia Web "meditate gente meditate"
    L'alta finanza è una "cosa seria".

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  39. continuo dell'articolo

    Un’operazione che sembra fatta per alleggerire Deiulemar compagnia di navigazione ma, rispetto a queste accuse, ieri Deiulemar shipping ha preparato un’altra nota dove si spiega che «Deiulemar Shipping ha effettivamente pagato euro 27.338.569,19 per la Società Ledi Shipping Srl. Prezzo, questo, che è stato stabilito da una perizia e che non può certo essere considerato un prezzo di favore». Fatto sta che nella società cui fanno capo le obbligazioni rimarrebbero quindi solo i contratti di noleggio delle navi, oltre 60, fermate a prezzi concordati negli anni precedenti - quelli del boom del mercato - ora insostenibili. Il Lloyd’s List parla di perdite teoriche accumulate pari a 100 milioni di dollari a fronte di un giro di affari di circa 70 milioni di euro. Per questo la Deiulemar compagnia di navigazione ha chiesto di rivedere i contratti. Ora arriva la notizia che la Paragon Shipping, non più pagata dallo scorso 5 gennaio, si appresta a chiedere i danni per il contratto di noleggio di una nave disdetto unilateralmente. Un atto che potrebbe portare alla resa dei conti nella compagnia, con forti rischi per gli obbligazionisti di vedere tornare a casa i propri soldi. Un concordato preventivo sembrerebbe la strada più soft per uscire da questo guazzabuglio.

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  40. Sig. Liguoro,

    dove sei finito, mi piacerebbe sentire il tuo parere.

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