I costi della politica come si sa sono tra i più fastidiosi, ma cos’è un costo  della politica?
Di sicuro “costo della politica” è lo stipendio dei politici (piuttosto alti soprattutto per i parlamentari) o i privilegi della casta come l’auto blu, o la possibilità di spendere pochi euro per dei pasti da re, ma affianco a questi costi evidenti la politica presenta anche “costi latenti”. La maggior parte di essi consiste in scelte dettate non tanto dalle esigenze della collettività quanto dal bisogno di accontentare singole fasce di elettorato.

Un esempio di questi costi ci viene fornito dal Corriere della Sera in  un  articolo sulla vertenza Alenia. Sembra infatti che l’azienda, parte del gruppo Finmeccanica, metterà  in atto un piano di ristrutturazione che prevede il trasferimento in Piemonte e in Lombardia  di sedi e dipendenti. Il Corriere in merito scrive:

Il trasferimento al nord, oltre a privare Roma di una presenza storicamente consolidata, ha tanto il sapore di uno scippo della Lega: il piano di riorganizzazione di Alenia Aeronautica ha avuto l' imprimatur di Giuseppe Orsi, ingegnere piacentino, diventato amministratore delegato di Finmeccanica in quota Carroccio. E le sedi deputate a ospitare le attività romane, Torino e Varese, sono roccaforti di due esponenti di spicco del partito di Umberto Bossi: Roberto Cota e Marco Reguzzoni. Senza considerare che la notizia del trasferimento di Alenia Aeronautica arriva dopo i vari tentativi della Lega di portare al nord la Rai, sedi ministeriali, la Consob e pezzi di aziende pubbliche come Eni.

Insomma un piano di ristrutturazione non tanto utile all’efficienza aziendale quanto agli interessi della Lega.
Un  esempio di “costo latente della politica” che a 150 anni dall’unità d’Italia viene a scaricarsi in direzione sud…

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