Si è tenuto ieri,
mercoledì 13 novembre, il dibattito moderato da Domenico Colantuono e organizzato
dai Giovani Democratici di Torre del Greco "Uno sguardo
sull'immigrazione".
Per analizzare e
comprendere tale fenomeno i Giovani Democratici hanno chiesto il parere di 2
antropologi.
Gianluca Gatta, professore
di antropologia dello sviluppo all'università degli studi di Napoli
"L'Orientale", si è soffermato sul concetto di immigrato:"Bisogna
innanzitutto prestare attenzione al linguaggio che si usa. La migrazione è un
fenomeno del tutto naturale. Le persone possono decidere di spostarsi da un
luogo a l'altro per i più svariati motivi. Nell'immaginario collettivo invece associamo
alla migrazioni solo l'immagine di persone che si spostano da paesi poveri a
paesi più ricchi. In questo caso il migrante viene privato della possibilità di
autonarrazione. Si sente parlare dei
migranti come persone pericolose o si sente parlare di loro quasi come bambini
bisognosi di aiuto. Questo genera un circolo di convenienze economiche per cui
il migrante diventa dipendente da coloro che lo aiutano e coloro che lo aiutano
diventano dipendenti da questa stessa situazione."
Caterina Miele, dottore di
ricerca in antropologia culturale, Università degli Studi di Napoli
"L'Orientale" si è invece soffermata sulla migrazione rom: "Esiste
un tema culturale sul discorso delle migrazioni. Per i rom sussiste uno stato
di segregazione dettato in parte da situazioni emergenziali che si sono create
nel tempo, in parte dall'assenza di vere politiche di integrazione. I campi rom
nacquero negli anni '70 sotto la spinta dell'associazione Opera Nomadi. Il
campo ha da un lato un effetto di segregazione di questi gruppi di persone,
dall'altro ha dei costi notevoli. Un rapporto, che ha studiato i costi dei campi nelle città di Napoli, Roma e Milano, ha
stabilito che le risorse pubbliche
investite nei campi sono ingenti e superiori a quelli di serie politiche di
inclusione sociale e abitativa, basti pensare che tra la realizzazione del
campo, la sua infrastrutturazione, e la sua gestione c'è un costo di almeno 300
euro per nucleo familiare."
Alla discussione hanno
inoltre contribuito Lella Fuoco, Presidente dell'Associazione Solo Donne
Rosanna, accompagnata da alcuni esponenti del campo rom di Torre del Greco che
hanno spiegato di aver lasciato il loro paese per avere un futuro migliore di
quello che li attendeva in Romania dove il lavoro, quando c'è, ha salari di
200€ al mese.
Per quanto riguarda Torre
del Greco l'Assessore Claudia Sacco ha infine esposto l'attuale situazione: Scontiamo
dei ritardi tecnici che derivano dall'approvazione solo recente del Bilancio e
del Piano Sociale di Zona. Per il mese di dicembre abbiamo previsto una
manifestazione di interesse affinchè le associazioni del territorio presentino
progetti in sostegno degli immigrati. Mensilmente sono previsti dei tavoli di
concertazione sul tema e auspichiamo la partecipazione degli interessati ed una
attiva collaborazione al fine di offrire maggiori servizi. Attualmente sul
territorio abbiamo registrato 80 minori di cui 23 di provenienza cinese 22 di
provenienza ucraina."
Grande plauso
all'iniziativa è stato espresso dall'Assessore Antonio Boschetti: "Ringrazio
per l'opera meritoria che è stata svolta questa sera. Spesso le amministrazioni
fanno i conti con idee non supportate dai dati e hanno pertanto difficoltà ad
attuare politiche di integrazione. La conoscenza dei dati rafforza invece eventuali
scelte coraggiose."
Eleonora Colonna
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