Torre del Greco. 4 Ottobre - Ore 1:12. Il Consiglio Comunale approva con 17 voti a favore (3 i contrari, un solo astenuto) il Bilancio di Previsione 2013 (Clicca qui per i dettagli). Approvato qualche ora prima anche il tariffario TARES, che del bilancio è pilastro e necessario presupposto.

Il sindaco Gennaro Malinconico non può che essere soddisfatto: sa che l'approvazione del bilancio è un passo necessario per la realizzazione del suo programma elettorale, e anche per la tenuta della sua maggioranza.

Il Bilancio di Previsione è, infatti, il principale strumento di governo della città, che in sostanza quantifica i fondi a disposizione del Comune e specifica in che ambiti (o capitoli) verranno impiegati.
Contiene, quindi, due sezioni: prima le entrate, e poi le spese. Tutto quello che si prevede di realizzare va inserito tra le spese, stimando all'incirca la quantità di denaro necessario.

Eppure, l'approvazione del bilancio non era tanto scontata ad inizio seduta.
All'ordine del giorno dell'assise cittadina c'era, infatti, la spinosa questione della elezione del Presidente del Consiglio Comunale, resa necessaria dalle recenti dimissioni dell'ex Presidente Filippo Colantonio (Udc).

La maggioranza manifesta subito la volontà di rinviare la votazione al prossimo consiglio. Tra il pubblico, le malelingue sussurrano che ancora non c'è accordo sul successore di Colantonio mentre, in aula, il consigliere Speranza chiede il rinvio, motivandolo con la volontà che maggioranza e opposizione identifichino un nome condiviso.

L'opposizione, al contrario, si dice pronta a votare qualsiasi nome proposto dai colleghi della maggioranza. Si tratta, naturalmente, di un tentativo di metterli in difficoltà, e di un tentativo ben riuscito.

L'imbarazzo si sostanzia, così, al momento del voto: a sorpresa il sindaco si astiene, mandando in tilt la sua stessa maggioranza. Alcuni si asterranno, altri voteranno a favore, altri ancora contro.
E l'esito della votazione è surreale: 9 favorevoli, 9 contrari, 5 astenuti *. Un pareggio che significa che il Presidente del Consiglio va votato subito.
Imbarazzo, quindi, tra le fila della maggioranza, che chiede e ottiene la sospensione temporanea della seduta. Giusto il tempo per un vertice chiarificatore, al termine del quale si ritorna in aula e si vota, compatti, per l'inversione dell'ordine del giorno: prima il bilancio e gli atti propedeutici, poi tutto il resto. Un rinvio sostanziale, anche se informale, che ha comunque il significato di una sconfitta di stile.

Ma, quanto alla sostanza, Gennaro Malinconico non può che essere soddisfatto. Non vengono presentati emendamenti che possano stravolgere la delicata architettura del bilancio. L'opposizione contesta il tariffario TARES, ma non riesce a costruire una qualsiasi alternativa. Numericamente, e politicamente, si dimostra ancora una volta inconsistente.

Pietro Medio

*Favorevoli: Guarino, Speranza, Casillo, Meo, Piccirillo, Cirillo, Romano, Toralbo, Perna
Contrari: Gaglione, Frulio, Colantonio, Mele, Luccio, Lopez, Accardo, Brancaccio, Rivieccio,
Astenuti: Malinconico, Maida, Donadio, Di Donna, Sorrentino,
Assenti: Spierto, Castellano



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