Si terrà il 4 settembre prossimo la selezione per l’ingresso alle facoltà di Medicina e Chirurgia. Per molti ragazzi sarà uno degli appuntamenti decisivi per la propria carriera universitaria  e professionale.
La redazione di Voce Democratica ha chiesto ad uno studente di medicina, che "ce l’ha  fatta" due anni fa, come affrontare nel miglior modo possibile (e senza troppa ansia) le fatidiche 80 domande.

QUALE SEDE UNIVERSITARIA SCEGLIERE?
Come sapranno gli interessati, da quest’anno la graduatoria è unica per le 3 sedi campane: Federico II di Napoli, SUN di Caserta e Università di Salerno. È importante sapere che, tra le 3, quella considerata più prestigiosa è la Federico II, per cui è lecito aspettarsi che il punteggio minimo per questa sede sia sensibilmente più alto rispetto a quello richiesto altrove. Ovviamente, tale giudizio sulle sedi tiene conto di una opinione diffusa, che non necessariamente riflette la effettiva qualità di insegnamento.

COME PREPARARSI?
Una buona preparazione di base aiuta sicuramente, poiché ben 40 delle 80 domande del test riguardano argomenti di cultura generale. Per quanto riguarda i 3 ambiti specifici, cioè chimica, biologia e matematica, il programma di riferimento è stilato coerentemente agli argomenti trattati nel corso degli studi superiori. In linea di massima, quindi, è sufficiente ripassare (magari dai libri che eventualmente già si possiedono) gli argomenti trattati tra i banchi di scuola. Per chi fosse alle prime armi, il consiglio è quello di focalizzarsi su chimica e biologia, che costituiscono 29 delle restanti 40 domande. In commercio esistono numerosi testi dedicati alla preparazione del test, tuttavia questi risultano in qualche caso più approfonditi del dovuto.

SONO UTILI I CORSI DI PREPARAZIONE?
Personalmente ritengo di no. Molti di questi si tengono infatti a Napoli, e ciò, per chi non abita nei pressi delle relative sedi, costituisce un dispendio di tempo che sottrae energia alla preparazione.

SONO DAVANTI ALLE 80 DOMANDE. CHE FACCIO?
Importantissimo è rispondere SOLO alle domande di cui si è certi di conoscere la risposta. Infatti, vi è una penalizzazione di -0.25 per ogni risposta sbagliata, ma in realtà, bisogna aggiungere alla penalità il mancato punto conseguito, per cui ogni errore comporta la perdita di ben 1.25 punti. ESEMPIO: rispondo a 60 domande, ma ne sbaglio 8. Il mio punteggio finale sarà 50!!

E AL TERMINE DEL TEST?
Spera in “Santo Mazzo” e NON verificare MAI se le risposte che hai dato sono quelle giuste. La classica conta è solo fonte di un'inutile ansia.

CURIOSITÀ
Per i fortunati “vincitori”, sappiate che nulla è meno pratico della facoltà di medicina. Scordatevi il tirocinio, se non prima del quarto anno, fate finta che non esistano né pazienti e né reparti. Durante il vostro primo anno, vi "delizierete" a imparare a MEMORIA prima le formule di fisica e chimica, accompagnate da nozioni di statistica, e poi lunghi elenchi di proteine e muscoli, per quanto riguarda la biologia e la prima tranche di anatomia. Sebbene imparerete sintomi e eziologia di numerose malattie, soprattutto genetiche, non avrete mai la possibilità di vederle in vivo in un paziente.
Esperienza davvero consigliata è il battesimo dell'autopsia, ma anche qui non aspettatevi spiegazioni né qualcosa di diverso dalla macelleria.
Per esperienza personale, ci tengo a precisare che “il difficile” non è entrare a medicina, ma rimanerci e laurearsi in tempo:  molti degli esami che si dovranno sostenere sono veri e propri mostri sacri (ad esempio, anatomia, o anche farmacologia). Non è raro essere bocciati, non è raro ottenere voti diversi dalle proprie aspettative, per cui bisogna affrontare le varie difficoltà puntando non tanto alla media, quanto alla laurea.

Med.Col.

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