In questi giorni in
cui i giovani neodiplomati devono affrontare la delicata scelta dell’iscrizione
universitaria, la redazione di Voce Democratica prosegue il suo ciclo di
interviste a giovani che hanno già affondato questa scelta da pochi anni. Stavolta
abbiamo intervistato uno studente della facoltà di Agraria iscritto al corso di laurea in Tecnologie Alimentari
presso l'università Federico II.
Cosa fare per
iscriversi?
Non c'è il numero
programmato, ma è necessario effettuare un test di matematica, chimica, fisica
e biologia. L’esito della prova deve essere positivo per ciascuna materia, o
non si ha accesso all’esame per il quale non si è superato con sufficienza il
test. Il test si può ripetere due volte all’anno.
Di cosa si occupa
il corso di laurea?
Forma un tecnologo
alimentare, cioè un professionista che segue l'alimento in tutte le sue fasi di
produzione: dalla produzione, alla tavola e anche nell'organismo.
Perché ti sei
iscritto a Tecnologie Alimentari?
Perché è una
facoltà che rende specialisti nel relativo settore e favorisce l'ingresso nel
mondo lavorativo.
Quali conoscenze
pregresse occorrono per affrontare questa facoltà?
È fondamentale la
conoscenza della chimica ed anche della matematica e della fisica.
Quali sono gli
esami che caratterizzano il corso di laurea?
La chimica
caratterizza l'intero corso. È poi importante la microbiologia se si sceglie
una specializzazione che indirizza ad esempio ai controlli e qualità (HACCP), o
la biochimica e l’economia se si vuole operare nel settore delle innovazioni in
cui è importante creare ed evolvere prodotti alimentari tenendo conto dei gusti
e delle esigenze dei consumatori.
Quali sbocchi
occupazionali offre?
C'è ampia scelta. Si
può lavorare in autonomia come consulente nel settore controllo e qualità, si
può lavorare nelle grandi multinazionali nel settore dell’innovazione (questa è
una carriera particolarmente impegnativa perché le multinazionali operano anche
all'estero), e poi si può operare come nutrizionisti, ma solo previa apposita
specializzazione e iscrizione all'albo dei biologi.
Pregi e difetti del
percorso che stai affrontando?
La facoltà e il
corso di laurea godono di buon prestigio in Europa e nel mondo. I docenti sono
di alto spessore e disponibili nei confronti degli studenti. L’orario dei corsi
è comodo anche per studenti che arrivano da lontano. La sede è ben collegata
con i mezzi pubblici e il luogo è ameno.
Con l'aumento del
numero di iscritti però è diventato complicato accedere al laboratorio e questo
è molto limitante perché per la praticità degli argomenti studiati il
laboratorio è fondamentale. La sede è grande ma è decisamente sottodimensionata
per i circa 1000 iscritti.
Cosa diresti ad una
matricola?
Di seguire i corsi,
anche quello di inglese (che è solo un idoneità) perché gli esami si basano su
quanto il docente spiega in aula per cui seguire bene vuol dire essere a metà
dell’opera. È inoltre importante stare al passo con gli esami prestando
attenzione alle propedeuticità. Consiglio infine di partecipare al progetto Erasmus
che, tra l'altro, contribuisce al miglioramento del punteggio di laurea.
Bor. Col.
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