Accelerare i tempi di ricostruzione del campo profughi di Nahr El Bared da parte dell’UNRWA (l’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei profughi palestinesi nel vicino Oriente), migliorare le condizioni di vita nei campi profughi, pieno riconoscimento dei diritti umani dei profughi palestinesi da parte del governo libanese, solidarietà nei confronti della causa palestinese questi i punti nodali dell’accorato intervento di Abdullah Barake, responsabile della Beit Atfal Assomoud del campo profughi di Nahr el Bared in Libano. L’incontro con Abdullah Barake, che si è svolto mercoledì 9 novembre nella Sala Incontri del Cinema Corallo di Torre del Greco, è stato organizzato dal Dipartimento Internazionale della CGIL Campania e dall’Associazione ULAIA ArteSud onlus.

E’ noto l’impegno internazionale della CGIL che da sempre è schierata nella difesa dei diritti dei più deboli e dei popoli oggetto di discriminazioni. Fra tutti emerge l’attenzione che la CGIL dedica da sempre al popolo Palestinese.Meno noti sono, probabilmente, i problemi dei palestinesi che vivono nei campi profughi di Giordania, Siria e Libano, dove sono riparati a seguito della guerra arabo – israeliana del 1948. Oggi, in questi paesi, sono oltre 4.000.000 i profughi palestinesi ufficialmente riconosciuti dall’ONU. In Libano vi sono oltre 400.000 palestinesi (oltre il 10% dell’intera popolazione libanese) e vivono in 12 campi profughi.

Ha introdotto Paola Mazza, della FILT CGIL, evidenziando che l’incontro segue quello organizzato, sempre a Torre del Greco, il 15 giugno scorso sul tema “La Palestina, il Mediterraneo e i suoi conflitti”.
E’ quindi intervenuto Giovanni Pandolfo, dell’Associazione ULAIA, autore di un reportage fotografico sui campi profughi palestinesi in Libano, sottolineando che la programmata tournee italiana (con tappa anche a Torre del Greco, prevista per il 29 luglio scorso) del gruppo musicale di giovani palestinesi del campo profughi di Burj Al Shemali non si è potuta tenere perchè l’Ambasciata italiana a Beirut, inspiegabilmente, non ha concesso il visto di ingresso nel nostro paese. 
Olga Ambrosanio, presidente dell’Associazione ULAIA Arte Sud onlus, ha messo l’accento sul programma di incontri italiani organizzati per far conoscere le vicende del campo profughi di Nahr El Bared distrutto nel 2007 dall’esercito libanese: da Roma a Napoli, da Savona alla Puglia, da Firenze a Torre del Greco. Il caso ha voluto che a fare da interprete per questo incontro sia stata Nada Skaff, di origine libanese, che ora vive a Torre del Greco.

ULAIA ArteSud onlus è un’Associazione con sede a Roma, articolata su tutto il territorio italiano, che sviluppa, in particolare, progetti di solidarietà attraverso l’arte e che ha già diversi anni di esperienza nei campi profughi del Libano. Nell’estate 2009 ULAIA ha curato la prima tournée italiana del gruppo di cornamuse (ragazzi e ragazze del campo profughi di Burj al Shemali, nei pressi della città di Tiro) organizzando esibizioni in numerose città italiane.
Nel novembre 2010 una delegazione di ULAIA è stata in visita presso 6 dei 12 campi profughi palestinesi, prendendo contatti e stabilendo relazioni con i responsabili palestinesi di questi campi.


Fonte: Comunicato

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