È da questa mattina che le stazioni della Circumvesuviana di tutte le linee versano in stato di totale abbandono. Un anonimo cartello avvisa gli utenti: “FINO ALLE ORE 14:00 NON C’È SERVIZIO”.

Non c’è ulteriore spiegazione né personale che indichi possibili alternative. I pendolari più “esperti” indicano agli altri viaggiatori e a qualche malcapitato turista vie alternative per raggiungere le proprie mete, mentre (fino a metà mattina) manca qualsiasi comunicazione ufficiale da parte della dirigenza. Il sito non reca comunicati e il numero verde risulta perennemente occupato  (o più probabilmente staccato). Alle 10:00 circa compare invece un avviso sul sito aziendale: “PER LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE, A SEGUITO DEL MANCATO PAGAMENTO DELLE RETRIBUZIONI RELATIVE AL MESE DI OTTOBRE 2011, NON E’  POSSIBILE GARANTIRE IL SERVIZIO FERROVIARIO SU TUTTE LE LINEE”

Ma quanto accaduto oggi è in realtà un disastro annunciato, è da mesi infatti che i dipendenti ricevono lo stipendio con un ritardo sempre più forti e così, oggi  i lavoratori si sono autosospesi dal servizio.
Qualcuno lo dice parafrasando una nota pubblicità: “No stipendio-no party”, ma da scherzare c’è davvero poco.

Se oggi a paralizzare la circolazione c’è il “caso stipendi”, domani potrebbe esserci la questione materiale rotabile.  Se infatti si pensa che al momento la Circumvesuviana pur avendo una dotazione di circa 150 elettrotreni al momento può utilizzarne solo un terzo (perché tutto il resto è guasto), e che gli elettrotreni in uso sono scarsamente mantenuti, si comprende che il problema a non è  “come arrivare a Napoli oggi”, ma come arrivarci di qui ai prossimi mesi, se non si rivede l’intera politica del trasporto pubblico. 

Eleonora Colonna

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