Tecnica,
politica, mista: sono aggettivi che per settimane hanno appassionato
l'informazione e la politica torrese. Senza dubbio, dalla nuova
giunta di Torre del Greco ci si attendeva un forte segnale, di
discontinuità certo, ma anche di concretezza. A quasi 3 settimane
dal suo insediamento, però, la città vive con crescente disagio
l'impasse della macchina comunale. E inizia a cercarne i
responsabili. Principali sospettati i partiti, accusati di aver
rallentato la formazione della giunta, in riferimento soprattutto
alla querelle sulla nomina del vice di Gennaro Malinconico. C'è,
tuttavia, un aspetto burocratico, ignorato dalla maggior parte dei
cittadini, a cui l'informazione torrese non pone la dovuta
attenzione. Sindaco e giunta sono solo i front-men di Palazzo
Baronale, cioè le personalità mediaticamente più esposte nei
confronti dell'opinione pubblica. Da soli, però, non possono
governare la città: hanno necessariamente bisogno del Consiglio
Comunale. E, ad oggi, la proclamazione ufficiale degli eletti non è
ancora avvenuta. I motivi sono riconducibili alla valanga di ricorsi
abbattutasi sulla prima sezione elettorale, letteralmente sommersa da
richieste di riconteggio dei voti. Tale lungaggine burocratica
potrebbe costare caro al sindaco: accantonata per il momento la
questione del bilancio di previsione, il cui termine di approvazione
è slittato al 31 agosto per decreto del Ministero dell'Intero, a
preoccupare Gennaro Malinconico sono i commenti dei tanti cittadini
che hanno sostenuto l'attuale amministrazione e che da essa si
aspettano un decisivo cambio di passo. Il crac Deiulemar fa sentire
ancora il suo peso, resta la spinosa questione dell'ospedale Maresca
e incalza la definizione delle aliquote IMU: temi su cui il sindaco
non può permettersi di sbagliare. Dal canto suo Malinconico, a
margine dell'incontro di mercoledì organizzato dalla CGIL, non ha
potuto fare altro che confermare le preoccupazioni di molti
cittadini: nonostante il lavoro febbrile della prima commissione,
ancora non si intravede un orizzonte temporale certo entro cui
collocare la prima seduta del Consiglio Comunale.
L'auspicio è che il riconteggio si concluda nel più breve tempo
possibile, in modo da consentire all'amministrazione di governare la
città nel pieno dei propri poteri.
Pietro Medio
In pratica il consiglio comunale non si insedia perchè ancora non è stata raggiunta la certezza del conteggio dei voti e ancora non si sa quali consiglieri sono stati eletti e a chi va il premio di maggioranza. Dobbiamo augurarci che quanto prima venga consolidato e certificato il risultato delle urne, in modo che tutti, sindaco, giunta e consiglio possano iniziare a lavorare per la città.
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